...l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo... così in ALTO, così in BASSO... tutto è UNO
Secondo la "filosofia perenne" l'universo è un modello vivente, o rete, di campi di risonanza che vibrano a diverse frequenze nella grande catena della creazione. Tutto nell'universo è percepito come vibrante in una frequenza che discende dal livello dello spirito all'anima, alla mente, al corpo e alla materia, che include le varie frequenze più dense di colori, metalli, minerali e pietre. Ciascun campo o livello di risonanza nella "gerarchia della creazione" è il riflesso in ciascun altro campo, una concezione comune a tutte le tradizioni misteriche e centrale per l'Astrologia.
L'Astrologia è una delle tante conoscenze della tradizione metafisica, conosciuta come saggezza antica che ha prevalso attraverso i secoli. Nasce dalla necessità di trovare un ordine nascosto dietro la confusione ed il caos esistente nel mondo. Con essa s'impara a riferire le esperienze della vita con lo schema ordinato rivelato dal movimento degli astri. L'Astrologia è il più antico sistema di conoscenza elaborato dagli esseri umani e non è stata solo la prima scienza ad occuparsi del Mondo Esteriore, quello fisico, ma anche la prima ad occuparsi del Mondo Interiore, quello spirituale, quello che parte dal cuore per arrivare all'Anima. L'Astrologia, chiave di molte scienze occulte, è anche uno dei numerosi tentativi di mettere in rilievo la Legge di Analogia che opera nel mondo. Il mitico Ermete Trismegisto disse sostanzialmente che : "ciò che si muove con il silenzioso e freddo passo della volta celeste è simile a ciò che striscia nella realtà più polverosa del mondo terreno". Il grande sistema è analogo al piccolo sistema, l'organismo alla sua cellula, il macrocosmo al microcosmo. Il cielo di nascita, o Carta Astrale, corrisponde a un paesaggio interiore, una mappa tracciata da una Causa, la si chiami Caso o Necessità, non chiaramente percepibile, così come le radici di un albero non sono visibili ai suoi stessi rami. L'Astrologia, oltre a riflettere questa legge di corrispondenza universale (esteriore = interiore) è basata anche sull'unilateralità del binomio osservatore-fenomeno non potendosi scindere da ciò che è interpretato. E' inoltre un processo simbolico, mediatore cioè tra conscio e inconscio, capace di racchiudere in sé verità o archetipi, idee-madre che ci parlano nel linguaggio del mito e del segno ... e come l'Astrologia, altre discipline esoteriche fanno da tramite tra l'Alto e il Basso, l'Esteriore e l'Interiore, Macrocosmo e Microcosmo.
L'Astrologia - basata sulla similitudine tra l'Esteriore e l'Interiore, il Macrocosmo e il Microcosmo, l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo, l'Alto e il Basso, e sull'osservazione e sul rispetto della Natura - ci è stata tramandata dagli Antichi, che hanno trasmesso per tradizione orale tutta una serie di corrispondenze tra gli astri, le piante, i minerali e gli esseri umani. Il ruolo "rivelatore" giocato dall'Astrologia ci permette di conoscerci meglio e, soprattutto, di comprendere, in qualsiasi momento, le dinamiche che intervengono nella nostra vita.
" In verità assoluta e senza alcun dubbio : ciò che si trova in basso è simile a ciò che si trova in alto, e ciò che si trova in alto è simile a ciò che è in basso, per produrre i miracoli di una cosa sola ".
Dalla "Tavola di Smeraldo" attribuita ad Ermete Trismegisto
L'Ayurveda, ovvero 'scienza della vita', è nata in India ed è la medicina più antica che ci sia mai stata tramandata. Secondo questa tradizione, l'uomo è una condensazione di energia cosmica, un microcosmo, la cui salute fisica e mentale dipende dall'equilibrio di ciò che emette e ciò che riceve. La fisica moderna, dopo le innumerevoli scoperte scientifiche avvenute nel XX° secolo sull'atomo e sulla sua divisione, afferma che l'essenza della materia è energia. In effetti, la materia non esiste: tutto è energia (Max Planck - fisico tedesco che ha vinto il Nobel per la teoria dei quanti). Olos, la forza che permea ogni cosa, dicevano gli antichi greci.
Sempre secondo l'Ayurveda, le influenze planetarie agiscono sugli organi del corpo e le gemme, la cui energia è governata dai pianeti di cui rappresentano la rispettiva condensazione colorata, possono essere utilizzate come rimedi per il corpo. Molte di queste arcaiche conoscenze si stanno di nuovo diffondendo e l'antico sapere dell'alchimia minerale, o Via secca, dopo le ultime scoperte scientifiche, può essere riconosciuto senza ironia. La vera alchimia non ha nulla a che spartire con la falsa immagine che l'ignoranza, la fantasia popolare e le leggende ne hanno dato, mostrando deformazioni di alchimisti ossessionati dalla trasformazione del piombo in oro e dalla ricerca della pietra filosofale. L'alchimia, quella vera, è molto più che trasformare il piombo in oro, è la scienza perduta che ci restituisce la coscienza del potere creativo insito nel pensiero (dono con cui Dio differenziò l'essere umano dalle altre creature, rendendolo a sua immagine e somiglianza). Il potere di questa scienza è inoltre confermato da una scoperta recente della complessa scienza quantistica, la cui esplosiva conclusione afferma che la realtà si altera e può essere modificata mediante il pensiero dell'osservatore (un osservatore non è mai neutrale, ma partecipa attivamente a determinare ciò che osserva). Solo quando si sarà capita veramente questa scoperta si potrà anche comprendere perché la base dell'alchimia minerale sia la rivelazione che si riassume nel detto “l'uomo è ciò che pensa, e in particolare in ciò che crede”. La scienza alchemica dimostra il primeggiare della mente sulle energie e, attraverso queste ultime, sulla materia (noi siamo ciò che pensiamo). Il potere dei minerali, delle gemme e dei metalli, attiva e potenzia le emissioni mentali, facilitandone il controllo, la trasformazione e la direzione delle energie, grazie alle eccezionali proprietà di conduzione, canalizzazione, trasformazione e amplificazione insite nelle pietre. L'alchimia consente quindi alla mente umana di dirigere e catalizzare, attraverso i minerali, le potenti energie cosmotelluriche, mediante le quali è possibile intervenire sulla materia, “trasformando il piombo in oro”, il disequilibrio in equilibrio e la malattia in salute.
Energia emessa ed energia assorbita: questa è la danza vitale che interagisce anche quando non ci è possibile verificarlo con i nostri 5 sensi. Alla nostra vista non è concesso di scorgere l'infinitamente piccolo, ma con l'aiuto di apparecchiature avanzate è possibile verificare che anche ciò che appare fermo ed inattivo, quindi ai nostri occhi 'privo di vita', invece è un insieme veloce di azioni e reazioni, gli elettroni che girano attorno ad un nucleo, con spazi vuoti retti da questa attività, da questa energia. Nell'universo, tutto ciò che esiste è la manifestazione dell'energia a differenti livelli di condensazione o di ampiezza di frequenza vibratoria...uomo compreso. Ecco che la fisica scopre per esempio che, come dicono molti testi sacri e uomini illuminati di ogni tempo, il mondo che conosciamo è pura illusione : ogni cosa è trasformazione continua ed ogni cosa viene modificata dal pensiero e dalla psiche umana (un osservatore non è mai neutrale, ma partecipa attivamente a determinare ciò che osserva - lo dice la fisica quantistica).
Ciascuno di noi è energia pura, pensiero, luce (quindi scintilla divina) involuta nella materia e, attraverso un lavoro di presa di coscienza, deve ritrovare la propria unità (vedi mito dell'Antropos), armonizzando le energie della Terra e quindi la propria parte materiale (che simbolicamente, secondo la medicina cinese, si identifica nel corpo nella zona sotto il diaframma) con le energie celesti, la parte spirituale (la zona al di sopra del diaframma). In principio esisteva unicamente l'UNO, il principio creatore, l'ASSOLUTO. L'Assoluto emanò una parte della propria essenza e generò il Logos, il figlio primogenito dell'Uno. Successivamente, a fianco del Logos, l'Assoluto generò anche l'Antropos, ovvero l'uomo primordiale, anch'esso fatto ad immagine e somiglianza dell'Uno e sullo stesso piano del Logos. Sia il Logos che l'Antropos erano esseri androgini perfetti. Fu il Logos a generare dapprima le stelle e le sette sfere celesti (le sfere entro le quali si manifestano, e "vivono", i 7 archetipi planetari), a metterle in movimento, e a creare in seguito il mondo materiale e il nostro pianeta, la Terra. Per mezzo del movimento delle sfere celesti la Terra cominciò a popolarsi di forme di vita : piante e animali di ogni forma e specie, ma, tutti rigorosamente androgini (non vi era distinzione tra maschile e femminile, tutto era uno).
Antropos, volendo seguire l'esempio di Logos, avendo avuto il consenso dell'Assoluto, si mise in viaggio per trovare un posto speciale per generare qualcosa di proprio. Il suo viaggio lo portò ad attraversare le 7 sfere planetarie e, giunto alla Luna, si ritrovò rivestito di un meraviglioso corpo di luce composto dai 7 colori dell'arcobaleno (ogni sfera attraversata gli conferì una virtù e un colore). Affacciandosi da quella sfera celeste vide sotto di se il mondo sublunare, ovvero la Terra ancora intatta nella sua meravigliosa bellezza. Vide anche la propria immagine riflessa sulla superficie dell'oceano e se ne innamorò perdutamente. Talmente intenso fu il suo desiderio di unirsi ad essa che in uno slancio d'amore cadde sulla Terra. Da questo gesto nacque l'umanità terrestre con la sua duplice natura : spirituale (perchè l'Antropos è stato generato dall'Assoluto) e corporea (la fusione dell'Antropos con la Terra). In realtà vi fù molto di più in quel gesto : si fuse il Fuoco (caldo e secco) e l'Aria (caldo e umido) con il Freddo e il Secco della Terra. Inizialmente l'umanità era formata da 7 tipi di esseri umani (sette come le sfere planetarie, i colori e le virtù ricevute ... e 7 i temperamenti planetari di cui tanto si parlò nell'antichità) ed ogni tipo manteneva ancora la propria natura androgina. A lungo andare la materia terrestre contaminò, con la sua pesantezza e l'istintualità, l'intelletto dell'uomo, il quale cominciò a corrompere la natura terrena alla quale si era voluto unire. Seguirono azioni sbagliate, tali da compromettere per sempre l'equilibrio perfetto della Terra e, di conseguenza, gli animali persero la loro natura androgina. L'Assoluto, vedendo un simile disastro, punì l'uomo e lo divise in due parti, separando il maschio dalla femmina. L'uomo, così diviso, per garantirsi la continuazione della specie fu costretto ad accoppiarsi. Altre conseguenze si riversarono sull'uomo, tra le quali la lacerazione del corpo di luce e la perdita delle 7 virtù acquisite in precedenza dall'Antropos. L'uomo, diviso e privato del corpo di luce, divenne mortale e fu incapace di tornare alla sua celeste patria d'origine (presso l'Assoluto), verso la quale cominciò a sentire un profondo e lacerante desiderio di ritorno (la nostalgia struggente del ritorno a casa). Questo mito rivela che dentro ogni cosa, in particolare nell'uomo, vi è involuto e ben nascosto un principio intelligente che "lavora" e spinge, con forza centrifuga - verso l'esterno, per venire alla luce e necessita di essere riconosciuto. Tutte le religioni parlano di un'origine celeste, di una scintilla divina presente in ognuno di noi ; l'alchimia preferisce parlare invece di un principio intelligente che si affonda sia nelle profondità dell'inconscio che nell'opacità della materia; scopo dell'alchimia è proprio il permettere a questa luce interiore di manifestarsi nel corpo in tutta la sua meravigliosa natura celeste attraverso l'assottigliamento della forza che la lega alla materia.
Ciascuno di noi è energia pura, pensiero, luce (quindi scintilla divina) involuta nella materia e, attraverso un lavoro di presa di coscienza, deve ritrovare la propria unità, armonizzando le energie della Terra e quindi la propria parte materiale (che simbolicamente, secondo la medicina cinese, si identifica nel corpo nella zona sotto il diaframma) con le energie celesti, la parte spirituale (la zona al di sopra del diaframma).
La concezione del mondo e della medicina di Teofrasto Bombasto Von Hehenheim, detto Paracelso (1493-1541), era estremamente all'avanguardia nel suo periodo storico. Passato alla storia come mago e ciarlatano, Paracelso fu invece uno scienziato di una immensa cultura ed esperienza che ha avuto il coraggio di contrastare la limitatezza della scienza della sua epoca. Paracelso, medico, alchimista e filosofo, era fermamente convinto che le forze del firmamento fluissero fisicamente e psicologicamente sull'uomo e che l'uomo dovesse avvalersi di diverse scienze tra cui anche l'astronomia, intesa come la conoscenza della relazione tra gli astri e gli esseri umani (astrologia). L'uomo è il microcosmo che contiene in sé qualcosa di tutte le creature che esistono nell'Universo (macrocosmo) : "non vi è nulla in cielo né sulla Terra che non esista anche nell'uomo, e Dio, che è in cielo, esiste anche nell'uomo, e i due sono Uno". L'applicazione pratica dell'astronomia è detta da Paracelso "magia", intesa come conoscenza spirituale sia della natura visibile che di quella invisibile e considerata arte in quanto non si può apprendere sui libri, ma deve essere acquisita con l'esperienza pratica.
La Legge cosmica che regge l'intero universo è unica e quindi applicabile a qualsiasi parte di esso. Macrocosmo e microcosmo sono dunque governati da un'unica legge: tutto ciò che è contenuto nell'universo è contenuto anche nella più piccola particella esistente.
Questo è particolarmente visibile nelle strutture cristalline dei minerali in relazione alle orbite dei pianeti del nostro sistema solare. Le strutture cristalline sono sette - sette come i pianeti degli antichi e sette come i chakra principali, e costituiscono il cosiddetto “sistema cristallino settenario”. Queste classi, o famiglie, sono dotate ciascuna di una propria struttura geometrica (data da una microstruttura, o reticolo cristallino, che si manifesta già a livello molecolare) che riproduce un archetipo cosmico: si va dal sistema cubico, a quello trigonale, tetragonale, ortorombico, esagonale, monoclino e triclino. L'immagine più infinitesimale ha sempre la forma della struttura intera; non si sa in quanto tempo si formi un cristallo, ma è sicuro che la cristallizzazione una volta realizzatasi non è più sottoposta a variazioni e l'immagine più infinitesima ha sempre la forma della struttura intera. Ogni piccola parte di un cristallo contiene sempre tutte le informazioni del tutto: microcosmo e macrocosmo hanno la stessa natura per forma, struttura e qualità.
Nota curiosa: i cinque solidi platonici appartengono tutti al sistema cubico e, tra tutti, quello che maggiormente rappresenta il tutto, cioè l'universo, è il dodecaedro.
Enorme fu l'interesse che questi cinque solidi platonici trovarono nella cultura occidentale. Piero della Francesca ne trattò nel suo 'Libellus de quinque corporibus regolaribus' e il grande matematico Luca Pacioli affrontò l'argomento delle cinque figure solide regolari e della loro corrispondenza con alcuni elementi della Natura nel suo 'De Divina Proportione'. Senza dimenticare ovviamente Keplero e le due sue opere 'Harmoniae mundi', del 1619, e 'Mysterium Cosmographicum' di poco posteriore, opera nella quale si sforza di giustificare i movimenti dei pianeti con le caratteristiche geometriche dei solidi platonici : "La Terra è la sfera che misura tutte le altre. Circoscrivi ad essa un dodecaedro : la sfera che lo comprende sarà l'orbita di Marte. Circoscrivi a Marte un tetraedro : la sfera che lo comprende sarà l'orbita di Giove. Circoscrivi a Giove un cubo : la sfera che lo comprende sarà l'orbita di Saturno...", e così via. I solidi platonici - soprattutto il dodecaedro - assursero quindi a modello matematico per cercare un collegamento tra Macrocosmo e Microcosmo, poiché le idee che si avevano sull'infinitamente grande si riflettevano, in alcuni casi, nell'infinitamente piccolo (o meglio, in quello che allora era considerato tale), soprattutto in alcune manifestazione del Regno Minerale. “Così in alto e così in basso”.
Temi universali come l’analogia macrocosmo-microcosmo, la concezione vitalistica e organicistica dell’universo, la visione ciclica del tempo hanno rappresentato per secoli un comune terreno d’indagine, che ha condotto le più importanti forme di medicina ad analoghe interpretazioni dell’uomo e del cosmo. Volendo operare un'estrema sintesi, la medicina ippocratica, analogamente alla medicina tradizionale cinese (MTC), si delinea come una medicina qualitativa, energetica, olistica e organicistica. Questa infatti assume come premessa un assioma fondamentale: la mirabile corrispondenza tra l’uomo e la natura, il micro e il macrocosmo. Ogni uomo è un microcosmo, ossia un mondo in miniatura, poiché la sua struttura (sia anatomica che psichica) ricapitola in piccolo quella dell'universo. Viceversa la Terra, le stelle, i pianeti ed il cosmo nel suo complesso sono simili all'uomo, grandi animali, vivi e dotati e di un'anima oltre che di organi e di membra. Tutto ciò che è evidente, percepibile, fa parte di un'unità invisibile, così come le appendici del corpo umano fanno parte del corpo stesso anche se svolgono funzioni diverse e hanno nomi e forme diversi. Secondo la 'filosofia perenne' l'universo è un modello vivente, o rete, di campi di risonanza che vibrano a diverse frequenze nella grande catena della creazione. Tutto nell'universo è percepito come vibrante in una frequenza che discende dal livello dello spirito all'anima, alla mente, al corpo e alla materia, che include le varie frequenze dei mondi animale e vegetale così come le frequenze più dense di colori, metalli, minerali e pietre. Ciascun campo o livello di risonanza nella "gerarchia della creazione" è riflesso in ciascun altro campo, una concezione comune a tutte le tradizioni misteriche e centrale per l'astrologia. Risulta opportuno chiarire l’origine etimologica del termine 'olismo'. Olismo deriva dal termine greco 'olos' che significa tutto, intero. Questo termine però non va confuso con l’altra parola greca 'pan' che anch’essa significa tutto, ma inteso come insieme di parti ben distinte tra loro. Questa distinzione è di notevole importanza, in quanto ne consegue che 'olismo' è la tendenza che ha la natura a raggruppare e mettere in relazione parti, allo scopo di ottenere non un semplice assemblaggio di elementi, ma una 'totalità', un 'intero' con caratteristiche proprie, autonome e distinte da quelle dei componenti stessi. Osservando l’individuo nella sua interezza, tale teoria supera la divisione fra corpo e mente, tra sfera fisica e psiche. Tutto viene raggruppato nella 'Personalità Umana', all’interno della quale le parti sono in relazione e si influenzano reciprocamente. In tal senso 'olismo' rimanda ad un altro termine che ne precisa ancora meglio il significato ovvero 'organicismo' (che in greco significa strumento): il corpo umano, in analogia con il cosmo risulta essere analogo a una macchina (fabbrica), un sistema organizzato di parti interdipendenti tra loro, con una specifica funzione. Tali parti sono dipendenti da un Tutto, al di fuori del quale non possono sussistere. Da ciò deriva che la struttura dell’organismo macchina è naturalmente subordinata alla sua funzione, ovvero al suo mantenimento e conservazione.